Morso uditivo
Proviamo ad ascoltare con i denti!
Quando ascoltiamo la radio o la musica, solitamente il suono viene dalle casse o dalle cuffie. Eppure possiamo ascoltare i suoni anche senza che siano trasmessi nell’aria. In questo esperimento ascolterete le vibrazioni sonore attraverso i vostri denti.


- Radio, stereo o altro dispositivo portatile per ascoltare musica con un ingresso al quale collegare le cuffie (le vecchie radio potrebbero funzionare meglio di quelle nuove, leggete sotto nella sezione «Ecco che cosa dovete fare e che cosa noterete»).
- Cavo audio con jack da 3,5 mm (mini jack) a un’estremità e due clip a coccodrillo all’altra
- Piccolo motore DC (per es. Kelvin 850647)
- Pellicola trasparente
- Accendete la radio e sintonizzatevi su una stazione che si riceve bene, con un segnale forte e chiaro.
- Inserite il jack nell’uscita audio. (In questo modo le casse esterne verranno disattivate.) Collegate le clip a coccodrillo dell’altra estremità del cavo ai due terminali del motore.
- Strappate un pezzo di pellicola trasparente e avvolgetelo intorno al motore per coprirlo completamente. Questo passaggio serve per l’igiene, perché dovrete passarvelo e metterlo in bocca!
Impostate un volume medio-alto e mettete in bocca il motore avvolto nella pellicola stringendone l’involucro metallico tra i denti. Dovreste riuscire a sentire la musica! Cercate di concentrarvi bene. Se non riuscite, provate a tapparvi le orecchie con le dita per eliminare tutti gli altri rumori esterni. Potete anche provare a stringere tra i denti l’albero del motore al posto del suo involucro.
Attenzione: alcune radio hanno un’uscita a bassa potenza, quindi l’esperimento potrebbe non funzionare. Provate altri stereo o altre radio finché non ne troverete una che funziona, è probabile che quelle più vecchie siano più adatte. Vanno bene anche gli smartphone o i lettori MP3, ma è più difficile riuscire a sentire la musica e si rischia di danneggiarli se il motore gira troppo velocemente.
Ecco altre prove che potete fare!
- Provate a premere il motore contro la vostra testa, dietro alle orecchie e poi provate a metterlo sulla fronte. In quale posizione riuscite a sentire meglio il suono?
- Provate ad appoggiarlo direttamente ad altri punti del cranio.
- Provate canzoni o suoni diversi. C’è qualcosa che funziona meglio? Sentite alcune frequenze in modo più chiaro?
- Se avete delle cuffie senza fili potete provare ad avvolgerle nella pellicola e a stringerle tra i denti al posto del motore.
Il suono viene emesso dalla radio sotto forma di corrente elettrica che varia e passa attraverso il cavo audio fino a raggiungere il motore. Questa corrente elettrica raggiunge le bobine del motore, che sono dispositivi elettromagnetici. Dato che la corrente varia costantemente, anche la forza dei campi elettromagnetici varia costantemente ed è sincronizzata rispetto all’uscita della radio.
Questa interazione tra campi elettromagnetici in costante variazione e i magneti permanenti del motore genera la vibrazione del motore stesso. Quando stringete il motore tra i denti le vibrazioni vengono trasmesse ai denti e all’osso mandibolare. Le vibrazioni, a loro volta, stimolano le terminazioni nervose presenti nella coclea, che si trova nell’orecchio interno. Il cervello interpreta gli impulsi nervosi inviati dalla coclea al cervello attraverso il nervo uditivo come suono, proprio come se a generarli fossero state delle onde sonore entrate attraverso le orecchie. (Cliccate sull’immagine sotto per ingrandirla.)
Di solito le onde sonore trasmesse nell’aria colpiscono per prima cosa l’orecchio esterno con le sue pieghe, poi rimbalzano all’interno del canale uditivo, fanno vibrare il timpano e agitano le minuscole ossa dell’orecchio medio per raggiungere e far muovere ritmicamente il fluido presente nella coclea, nell’orecchio interno. Questo movimento ritmico viene poi trasmesso al cervello sotto forma di segnali nervosi e lì viene interpretato come suono.
Per viaggiare dall’orecchio esterno alla coclea le onde sonore spostano le molecole che incontrano sul proprio cammino. Lo spostamento è minimo, ma quando raggiunge il fluido all’interno della coclea è amplificato di oltre 100 volte.
Le onde sonore che sentite stringendo il motore tra i denti, invece, non sono così amplificate, perché passano direttamente dai denti e dall’osso alla coclea.