L’ambiguità del cubo
Quando il cervello si confonde, possono accadere cose strane.
Alcuni oggetti sono ambigui, ci inviano degli stimoli visivi che il cervello può interpretare in modi diversi. In questo esperimento costruirete un cubo tridimensionale che, se osservato con un occhio chiuso, diventa ambiguo.
Sotto tema


- Dodici cannucce, tutte della stessa lunghezza (non utilizzate cannucce trasparenti incolore o semi-trasparenti, se possibile)
- Scovolini di ciniglia (nettapipe) da tagliare in 8 pezzi da 15 cm (si possono acquistare online e nei negozi per il fai da te, solitamente sono lunghi 30 cm, ma sono disponibili anche di altre misure)
- Forbici
- Facoltativo: cannucce e scovolini di ciniglia supplementari, spago

- Tagliate gli scovolini di ciniglia per ottenere otto pezzi da 15 centimetri ciascuno.
- Piegate gli scovolini di ciniglia a forma di supporto angolare con tre punte, come nella foto sotto.
- Costruite un cubo con le facce aperte inserendo i supporti nelle cannucce (cfr. foto sotto). Piegate i supporti in modo che gli angoli corrispondano.
Appoggiate il cubo sul pavimento e posizionatevi, in piedi, a circa un metro di distanza. Mettetevi in modo da avere di fronte ai vostri occhi uno spigolo verticale del cubo e non una delle sue facce (come nella foto sotto).
Regolate la vostra distanza in modo che l’angolo in alto più vicino a voi coincida (all’incirca) con il centro del fondo del cubo come nella foto sotto.
Chiudete un occhio e fissate il cubo. Cercate di guardare «oltre» il cubo o di fissare lo sguardo sull’angolo in basso posteriore cercando di «avvicinare» il cubo a voi. Non focalizzate lo sguardo sui punti in cui le cannucce si incrociano. Se tutto va come previsto, dovreste vedere che a un certo punto il cubo sembra essere appoggiato su uno spigolo o su un angolo e non più su una faccia.
Se è così, continuate a tenere lo sguardo fisso e inclinatevi leggermente a sinistra e poi a destra. A questo punto il cubo dovrebbe ruotare a sinistra e a destra, a seconda della direzione in cui vi inclinate.
Se aprite l’occhio chiuso, l’illusione svanisce.
Attenzione: trattandosi di percezione, alcune persone potrebbero non ottenere l’effetto desiderato. Se è il tuo caso: ci dispiace, ti siamo vicini!
Il cubo tridimensionale crea una figura ambigua perché possiamo percepirlo in due modi: come effettivo cubo fisico oppure come cubo rotante (l’illusione).
Se avete percepito l’illusione, l’angolo posteriore basso del cubo vi è sembrato più vicino a voi rispetto a quello anteriore alto. Questo accade perché chiudere un occhio ostacola la percezione della profondità e porta il cervello a ignorare ciò che l’incrocio tra le cannucce farebbe pensare. Solitamente la visione stereoscopica (binoculare, con entrambi gli occhi aperti) consente di ottenere informazioni tali da interpretare correttamente il cubo: ecco perché l’illusione svanisce se apriamo entrambi gli occhi.
Perché il cubo invertito sembra ruotare quando ci spostiamo? Provate a fare così: chiudete un occhio, stendete un braccio tenendo l’indice alzato e allineatelo rispetto a un punto di riferimento in lontananza (per esempio una foto su una parete lontana). Spostate la testa a destra e vedrete che il dito sembra muoversi a sinistra rispetto all’oggetto in lontananza; poi spostate la testa a sinistra e il dito sembrerà muoversi verso destra. Rispetto all’oggetto in lontananza, il dito (che è l’oggetto più vicino) si sposta nella direzione opposta alla direzione nella quale si muove la vostra testa.
Quando vedete il cubo «ruotare» e spostate la testa da un lato, il vostro cervello si aspetta che le parti del cubo più vicine si spostino nella direzione opposta. Le parti del cubo che il cervello percepisce come più vicine sono in realtà quelle più lontane, e quindi si muovono nell’altra direzione. Il cervello interpreta ogni segnale visivo cercando di dargli un senso (lo fa sempre): vede «ruotare» l’oggetto per seguire lo sguardo.
Le illusioni visive sono divertenti, ma sono anche oggetto di studio da parte dei neuroscienziati: gli «errori» nei quali cade il nostro cervello consentono di comprendere come funzionano i processi percettivi.